Monti Lepini (Sentiero Daniele Nardi 710 A/R)
Uscita in collaborazione tra Sezione di Tivoli e Sottosezione di Guidonia Montecelio
MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria
APPUNTAMENTO: davanti all’Ipermercato Carrefour di Villanova – Via Tiburtina Valeria n.261. https://goo.gl/maps/7b57Zif74Cm5W4Zq8
PARTENZA: ORE 6,30 Massima puntualità
Difficoltà
E
Durata
6 ore
Dislivello max
1030 m
Lunghezza
12 Km Circa
Cartogradia di riferimento:
Carta dei Monti Lepini 1:25.000
Coordinatori
Garofalo 340 7851467
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO
Si parte dall’area del parcheggio del Fosso S. Angelo: https://maps.google.com/?cid=17015758237556362657&entry=gps .
Nei pressi è presente un fontanile di derivazione della sorgente omonima posta più a monte. Da qui si attraversa il ponte
che supera la valle e prosegue nel tornante in direzione di Camporosello, subito dopo sulla sinistra parte l’evidente sentiero 710 dedicato alla memoria dell’alpinista di Sezze Daniele Nardi. Superato il tratto iniziale dello stesso si segue una mulattiera immersa in una lecceta, il percorso è caratterizzato da una serie di costruzioni a servizio dell’acquedotto che rifornisce Bassiano e ripercorre in salita il Fosso S. Angelo. Arrivati a circa 1000 mt. il tracciato diventa più roccioso fino a raggiungere un grande fontanile: la Sorgente S. Angelo (954 mt). Si può proseguire seguendo i segni del sentiero che risale il fondovalle oppure si può prendere il ripido sentiero (SE) che inizia circa 20-30 metri prima della sorgente e porta alla strada sterrata che collega Bassiano con Camporosello. Su quest’ultima, dopo qualche tornante, si giunge fino al bel Rifugio Liberamonte (1050 mt.) posto a sx, per continuare poi in leggera salita (NE) fino al tornante dove sulla sx inizia un sentiero in salita che risale lungo la parte alta del fosso S. Angelo fino a raggiungere Camporosello, una zona più aperta con possibilità di incontrare pascoli. Si attraversano i prati leggermente a sinistra (N-NE) per passare vicino e all’interno di una faggeta che salendo conduce fino alla sella che separa il Monte Ardicara (O) e il Monte Semprevisa (E). Qui, ai margini del bosco, si trova un grande masso dove, oltre alla scritta incisa da alcuni briganti, si legge: “Questa è la Schiazza di Paolone, sotto la quale ci sta un milione” (una sorta di leggenda…). Si prosegue dunque verso est in direzione della vetta, si supera un tratto di cresta rocciosa e panoramica non difficile (eccezionali i panorami sulla Pianura Pontina e sul mare), si attraversa un ultimo saliscendi e si giunge alla nostra meta, ovvero sulla vetta più alta dei Monti Lepini posta a 1536 mt. (vista a 360° sui Monti Lepini, i Monti Ausoni, i Monti Aurunci, il Circeo, il mare, ecc.). Per la discesa si segue a ritroso il percorso di andata valutando l’alternativa dal rifugio Liberamonte di scendere lungo la strada più comoda e panoramica.
NOTE:
telo termico, lampada frontale, fischietto, bastoncini, nastro americano telato, pranzo al sacco ed acqua a sufficienza
(possibilità di rifornimento sul posto), tessera CAI (se socio), cambio completo.
N.B.*abbigliamento obbligatorio senza il quale non si può partecipare all’escursione
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
riservata ai soli soci CAI, con prenotazione obbligatoria entro venerdì 4 Novembre.
I non soci possono partecipare all’escursione previa comunicazione entro giovedì 3 Novembre, sottoscrizione di tutta la modulistica per l’attivazione della polizza assicurativa (fornire: nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, codice fiscale, cellulare) Il versamento della quota assicurativa deve essere fatto all’accompagnatore la mattina prima di iniziare l’escursione.
Si rimarca il dislivello complessivo superiore ai mille metri
In ogni caso la partecipazione all’escursione sia dei soci che dei non soci è subordinata al parere insindacabile dell’accompagnatore di escursione.
Inoltre l’accompagnatore si riserva la facoltà di variare l’itinerario nel caso vi siano problemi connessi alle condizioni meteo e/o al sentiero da percorrere.